Apprezzami l'Asino
Il "sentiero vista mare" affacciato sul golfo di Sapri
Cinque Maggio, primavera che tarda ad arrivare, periodo di meteo instabile. Per la giornata di oggi si prevede meteo leggermente nuvoloso senza altri fenomeni particolari. Non ho molta voglia di grandi avventure, piuttosto sento il bisogno di rilassarmi con una bella, tranquilla passeggiata nella natura, senza troppo stress.
Qualcuno dei miei amici recentemente è stato a #sapri a percorrere il sentiero denominato "Apprezzami l'Asino". Le foto che ho visto sui social sono spettacolari. Così mi informo, sembrerebbe essere un sentiero molto semplice adatto anche a famiglie e a bambini, ma con la possibilità di complicarlo a piacimento a seconda dell'estro del momento.
Visto che mi sento talmente pigro da non volermi neanche stressare muovendomi con la macchina, opto per il treno regionale che percorre tutta la costa fino a Sapri.
Già il viaggio mi mette di buon umore. Il treno si ferma per pochi minuti in moltissimi dei paesini che popolano il tirreno cosentino, così mi godo la vista di #Diamante, #Scalea, l'isola di Dino, #San Domenica Talao,# Maratea. Dall'altro lato percorro mentalmente le creste che si affacciano su quei luoghi e che ho avuto già il piacere di vistare, #Serra La Limpida, il #Coccovello, #Cozzo Petrara, e quelle che ancora devo esplorare.
Il tempo passa rapidamente fino alla stazione di Sapri. Da qui una volta lasciato il treno, percorro a piedi le stradine che portano giù in basso sul lungomare. Non sono mai stato a Sapri, dunque anche visitare il paesino della Spigolatrice è parte di quella curiosità che tanto spesso anima i miei percorsi.
Dal lungomare mi muovo sempre a piedi verso il porto, dove le relazioni riportano l'inizio del percorso. Il pezzo che collega il lungomare al porto è anche il pezzo che mi preoccupa di più, non tanto per la lunghezza, meno di un km, o il dislivello molto modesto, ma perché occorre camminare per un quarto d'ora circa lungo il bordo della SS18 e per quello che mi riguarda mi spaventano più le auto che sfrecciano a tutta velocità che un qualsiasi percorso in solitaria nella natura.
In ogni caso oggi non c'è traffico, qualcuno addiritura passa in bicicletta, qualcuno a piedi o di corsa, dunque mi tranquillizzo e arrivo velocemente al porto dove inizia il sentiero 'Apprezzami l'Asino', nei pressi di una breve scalinata in pietra. Il cartello in legno che segnala l'inizio del percorso mi fa ben sperare, recita 'Sentiero Vista Mare'.
La prima parte del percorso si snoda lungo un comodo, largo, pianeggiante, tracciato, pulito, costeggiato da panchine, e da fontanelle varie. Incontro diverse famiglie, con bambini al seguito, qualche altra persona che passeggia come si farebbe lungo il corso di una tranquilla cittadina. La cosa non può che farmi piacere.
A meno di 1km dall'inizio del percorso mi fermo a guardare lo scoglio dello Scialandro. Da lontano si scorge la linea della statua bronzea della spigolatrice, posizionata qui nel 1994 in onore della poesia di Luigi Mercantini che racconta le gesta del 1857 di Carlo Pisacane nel tentativo di sollevare la popolazione contro i Borboni.
A circa 2km dall'inizio, il sentiero termina in un largo spiazzo, oltre il quale il bel tracciato largo e comodo percorso fin qui diventa un più esile sentierino che ripercorre dall'alto la linea di costa. All'altezza dello spiazzo sulla destra, scorgo l'imbocco di una scaletta in pietra, la percorro fino in basso, trovandomi improvvisamente su una magnifica scogliera ad un passo dal mare. L'ambiente è davvero magnifico.
Tornato sul sentiero principale, continuo a procedere in direzione torre di Mezzanotte. Ho letto che lungo il percorso è possibile effettuare una deviazione verso il basso alla ricerca di una magnifica grotta denominata della Colonne. Scorgo la deviazione, ma mi accorgo che la discesa non è per nulla banale, non certamente infattibile o particolarmente esposta, ma abbastanza ripida e sempre affacciata verso la scogliera con la sensazione che scivolare potrebbe non essere un'esperienza da ricordare. Decido dunque di oltrepassare il punto di imbocco ed eventualmente provare a raggiungere la grotta al ritorno.
Come detto, oggi non è giorno di avventure, ma piuttosto di un pacifico relax. Non sono mentalmente predisposto ne a fare fatica ne a gestire tracciati che siano meno che 'facili'.
Proseguo dunque in direzione torre di Mezzanotte. Prima della torre, il sentierino esce su una larga sterrata. Piuttosto che proseguire direttamente verso la torre, decido di seguire la sterrata alla mia destra in senso opposto alla direzione di marcia. Pochi passi e scorgo un nuovo camminanento che scende verso la costa. Lo seguo e mi ritrovo di nuovo sulla scogliera, qui il panorama sulla torre di mezzanotte ed il canalino alla sua base è spettacolare, il mare forma degli anfratti dal colore blu cobalto che lasciano una sensazione di gioia ma anche di forza della natura.
Ritorno sul tracciato e questa volta punto decisamente alla torre. Vi si arriva facilmente risalendo la crestina di torre per una 50na di metri anche meno. L'imbocco è segnato da una serie di strutture in ferro ancorate al terreno da vassoi ricolmi di grosse pietre. Il panorama dalla torre è immenso, e giù in basso si vede perfettamente la magnifica spiaggia di Mezzanotte. Più in alto però si vede anche come il costone di roccia che la sovrasta sia anche costituito da un terreno particolarmente franoso.
Scendo dalla torre e proseguo ancora per qualche centinaio di metri verso il costone di avvicinamento al canale di mezzanotte, qui il segno delle frane si vede evidente ed il sentiero diventa a tratti esposto. Come detto oggi non sono nello spirito di buttarmi in avventure adrenaliniche e tra l'altro sono da solo, dunque evito di correre rischi e torno indietro verso il percorso principale.
Da qui rientro percorrendo il sentiero in senso inverso. Arrivati alla deviazione per la grotta delle colonne, percorro l'esile sentierino segnato con delle frecce nere su pietra per diverse centinaia di metri. La discesa è bella ripida e sempre con la sensazione, solo la sensazione, di poter volare giù sulla scogliera da un momento all'altro. Anche in questo caso prevale la mia voglia di tranquillità con la quale ho iniziato questa giornata, torno dunque indietro sapendo che me ne sarei pentito. Ed infatti così è, manca a questa giornata la ciliegina sulla torta che sarebbe stata la visita a questa grotta. Ma un buon montanaro sa che qualche volta bisogna dare spazio alle proprie sensazioni e rinunciare se lo spirito non è quello giusto. Oggi doveva essere una giornata tranquilla all'insegna del relax e così è stata, per la grotta, così come per la spiaggia di mezzanotte, ci sarranno altre occasioni