La Falconara e la Timpa di Sant'Anna
La Falconara una maestosa piramide di primordiale roccia
La Falconara! Ho tanti ricordi in questo posto. Da ragazzino la osservavo dalla chiesetta di Sant'Anna, quando non ancora maggiorenne venivo qui con i miei genitori. E ancora una notte non ancora maggiorenne quando dopo avere a lungo girovagato lungo gli ancora sconosciuti sentieri del Pollino, sbucammo qui con i miei compagni Scout proprio durante la festa di Sant'Anna.
E' un posto magico per me. Oggi ci torno dopo tanti anni e mi rivedo da ragazzino osservare quei monti così affascinanti nella loro veste di pura roccia.
Dunque, dall'abitato di San Lorenzo Bellizzi ci dirigiamo verso Colle di Conca dove poco prima del quadrivio proprio sotto la timpa della Falconara lasciamo l'auto. Potremmo anche andare più avanti, ma la strada è in pessime condizioni, necessiterebbe di un buon fuoristrada e noi non l'abbiamo! quindi partiamo da un po' prima del quadrivio, cominciando da qui a godere i panorami.
Decidiamo di restare bassi alla base della Timpa della Falconara, godendo pienamente della maestosità delle sue pareti. Procediamo direzione Nord/ovest. Oltrepassiamo la bella cengetta di risalita che viene spesso usata per raggiungere la cresta e proseguiamo ancora mantenendoci sul sentiero. A circa quota 1480 lasciamo il sentiero marcato per svoltare decisamente ad Est, qui inizia un sentiero del CAI un po' nascosto ma individuabile con un po' di pazienza. Seguendo i segni Bianco/Rossi si arriva alla selletta che marca la cresta della Falconara, praticamente è lo stesso punto dove saremmo usciti risalendo la cengia.
Da qui in poi si segue il filo di cresta, sempre molto aereo con alla nostra destra l'enorme precipizio dei paretoni della Falconara, mentre alla nostra sinistra le pendenze sono più dolci e meno marcate. I panorami spaziano sulla Timpa di San Lorenzo, la Valle del Raganello, il nucleo centrale del Parco. In lontananza si erge il picco di Timpa di Pietrasasso.
Per la discesa si segue sempre il filo di cresta fino a circa quota 1435, qui quando la discesa sembra difficile ci si sposta verso Nord Ovest fino ad individurare un passaggio leggermente nascosto fra le rocce che in breve ci porta di nuovo a Colle di Conca.
L'escursione se pure magnifica non è molto lunga, abbiamo dunque il tempo di andare a fare una visitina alla chiesetta di Sant'Anna dove consumiamo il pasto prima di tornare alle macchine