Monte Cervati

La vetta più alta della Campania

Oggi si va fuori regione. Dalla mia Calabria, mi muovo in Campania. Obiettivo: Monte Cervati. Ne ho sempre sentito parlare per tanti motivi. In inverno è una meta ambita dagli alpinisti perché pare ci sia un canalino che va presto in condizione e si mantiene accessibile per lungo tempo. C'è un rifugio che pare sia piuttosto bello ed accogliente.

Il solito CAI Castrovillari organizza una bella escursione per questo WK proprio sul Cervati. La  nostra guida sarà Mimmo I. che oltre ad essere di casa in questi luoghi è uno dei maggiori conoscitori e frequentatori della montagna alle nostre latitudini ed ormai conosciuto anche più a Nord.

Dato che non ho voglia di alzarmi presto al mattino, da Cosenza partiamo in 4 già alla sera del Sabato. Dormiremo in un B&B: "Compà" suggerito dallo stesso Mimmo. La prima sorpresa è già qui. E' un bel B&B, veramente curato in ogni dettaglio, con foto di montagne varie appese alle pareti, una cicloofficina, tutta una serie di accessori che ci fanno già entrare nel mood dell'escursione. Sera, cena con Mimmo e via a letto presto che il giorno dopo c'è da faticare.

Appuntamento al Bar Wine, ore 8.00 del mattino. Attendiamo il resto della truppa che giungerà da più parti del Sud Italia, c'è il Gruppo Speleo del Pollino, c'è il CAI Castrovillari, qualcuno viene da Corigliano, qualcuno da Cosenza. Alla fine saremo 30!!! Ben 30 provenienti da mezza Calabria. 

Lungo avvicinamento in auto fino a Monte San Giacomo e poi per stradine secondarie fino ad arrivare al punto di partenza. Finalmente si parte. Primo tratto in salita, lungo una carrareccia abbastanza ripida ma percorribile. Giungiamo al piano di "Fontana Fredda". Qui ci attende una delle prime meraviglie di questa escursione: l'Arco Naturale!

Monte Cervati

L'arco è una bella formazione rocciosa, formatasi in modo del tutto naturale all'interno di uno dei "Gravittoni" del Monte Cervati. E' talmente perfetto che sembrerebbe costruito da mano umana ed invece è confermato che si è sviluppato in modo autonomo, sotto l'effetto delle intemperie e delle variazioni del terreno avvenute nel corso dei secoli. 

E' bellissimo, e ci soffermiamo a lungo ad osservarlo. Finito il giro ripartiamo, direzione "Rifugio del Monte Cervati". Intraprendiamo una piccola scorciatoia che in breve ci riporterà prima sul sentiero principale e poi sul pianoro che accoglie  il rifugio.

Monte Cervati

Dal rifugio ci muoviamo in direzione Sud. Oltrepassiamo l'imbocco del sentiero classico "Chiaia Amara" e andiamo a prendere la linea di cresta un 300 metri più a Sud svoltando decisamente ad Ovest proprio alla base della cresta che ci porterà sul Monte Cervati. Qui la salita si fa decisamente ripida. Tuttavia non è una salita lunga. Usciamo rapidamente dal bosco e sbuchiamo in cresta, dove lo scenario è magnifico. 

Questa montagna si presenta con il suo lato più selvaggio. Tantissime cime, depressioni, picchi e altrettanto affacci nel vuoto costellano tutta la linea di cresta che si percorre in direzione Oveste fino alla cima e poi in direzione Nord Ovest fino alla chiesetta della Madonna della Neve.

Monte Cervati

Monte Cervati

Lungo tutto il cammino, il paesaggio varia continuamente. Si osservano grandi doline e finalmente giungiamo ai maestosi canalini di cui tanto ho sentito parlare. Si apprezzano proprio in prossimità di Madonna della Neve ed il colpo d'occhio dall'alto è impressionante

Monte Cervati

Dalla Madonna della Neve scendiamo giù fino ad un grottino che dovrebbe contenere la statua originale della Madonna. Ma lo troviamo chiuso. Sarà per la prossima volta! Ritorniamo su e andiamo ad intercettare il sentiero storico che ci riporterà al Rifugio. In un'oretta ci siamo.

Il rifugio è bello ed accogliene come me lo avevano descritto. Il grande caminetto riscalda la struttura. Ma ancor di più arriva alle nostre bocche affamate e infreddolite una magnifica zuppa calda seguita da un ottimo e tenerissimo maialino. Il tutto condito con un buon vinello. Come dalle più classiche delle tradizioni, finisce in una bella e allegra sarabanda con tanto di canti finali. 

Usciamo dal rifugio a pomeriggio inoltrato e giungiamo alle auto con le frontali, felici e soddisfatti. Grazie Cervati! ci rivedremo presto!

Monte Cervati

Monte Cervati