Risalita della fiumarella di Tavolara

Itinerario insolito e affascinante in un un canyon decisamente selvaggio

Da tempo avevamo in mente di esplorare la fiumarella di Tavolara. Insieme alla fiumarella di Rossale sono i due tratti d'acqua che delimitano l'area di Mare Piccolo nella zona di Novacco. Alla loro confluenza si forma il famoso Varco della Gatta. E' una zona a me tanto cara, per l'importanza storica che il luogo riveste. 

La prima volta che sono passato da Mare Piccolo riuscivo a sentire nella mia testa l'eco delle voci degli operai della Rueping, che soggiornavano per lunghe settimane in questo luogo incredibilmente selvaggio per effettuare la raccolta del legname. Partivano da San Donato di Ninea o dai paesi limitrofi con le famiglie al seguito e giungevano qui, in questo posto assurdo, nel cuore di una montagna selvaggia per guadagnare il loro sudato salario. Il sito Orsomarso Blues conserva una ricca collezione di foto dell'epoca . A volte passando per Mare Piccolo percepisco quella storia e me ne emoziono.

In ogni caso, oggi decidiamo di risalire la fiumarella di Tavolara. Per raggiungerla tagliamo proprio da Mare Piccolo. A differenza delle altre volte però, piuttosto che scendere senza percorso obbligato verso la quota che sappiamo essere quella dove erano ubicate le vecchie baracche, infiliamo un sentiero storico che qualcuno recentemente, prima di noi, ha segnato con un nastrino bianco. 

Questo sentiero è una vera scoperta, scende meno ripido di quanto eravamo abituati a fare, e con una serie di tornanti ci porta abbastanza comodamente in zona Mare Piccolo. Da qui manteniamo la quota, attraversiamo un tratto di una decina di metri colmo di vegetazione di vario genere, e appena all'uscita di questo tratto siamo all'imbocco della fiumarella.

Inizialmente il Tavolara si presenta non complicato, affollato di massi caduti, facilmente risalibili, man mano che risaliamo giungiamo a tratti più stretti dove scorrono ripide cascate. Qui l'ambiente è decisamente bello, uno stretto imbuto da cui vengono giù cascate che variano dai 10 ai 30 metri, se pur frazionate.

Stiamo risalendo la fiumarella, tuttavia al contrario si potrebbe anche scendere se pur in modalità canyoning, ed infatti sulla cascata più alta c'è un fix per chi volesse scendere giù con corde e discensore. Gli altri salti sono fattibili su ancoraggio naturale. Tuttavia in modalità canyoning avvicinamento e sforramento sarebbero piuttosto faticosi data la posizione della fiumarella.

In prossimità della cascata più alta, noi usciamo momentaneamente dalla fiumarella in modo da aggirare il salto alla nostra sinistra. E' una salita ripida su terreno ricco di fogliame, ma con un po' di pazienza si riesce a sforrare momentaneamente e superare il salto. Appena possibile riscendiamo in acqua per proseguire il nostro viaggio nel torrente.

Siamo ormai in prossimità di Pietra Palomba, qui sforriamo una seconda volta per la curiosità di andare a dare uno sguardo dal promontorio, ne rimaniamo un po' delusi, non c'è molto da vedere. Riscendiamo nuovamente in acqua e proseguiamo lungo la fiumarella, fino a quota circa 1200mt. Qui sforriamo definitivamente sulla strada che si trova una 40na di metri più in alto, ritornando infine alle macchine. 

Risalita della fiumarella di Tavolara

Risalita della fiumarella di Tavolara

Risalita della fiumarella di Tavolara

Risalita della fiumarella di Tavolara