Sua "Selvaggità" il Vallone Ceraso
Fra faggi mostruosi, teschi di cinghiali in un ambiente incontaminato
Oggi prima di partire ho bucato una gomma :-( dunque la prevista escursione attraverso "Il portone" non può avere luogo, poiché il percorso di avvicinamento richiede un fuoristrada ben carrozzato e possibilmente dotato di gomma di scorta. Mi ricordo però di avere letto da qualche parte di un meraviglioso "Vallone Ceraso" il cui punto di inizio si trova sulla strada che da Saracena porta a Novacco ad un paio di Kilometri di distanza dal punto d'attacco per "Il Portone".
Da quello che ho letto dovrebbe trattarsi di un percorso selvaggio lungo uno stretto imbuto la cui uscita è ai piedi del Monte Caramolo. Appare abbastanza affascinante da provarci!
Imbocchiamo il percorso dunque e dopo avere attraversato un tutto sommato tranquillo pianoro giungiamo all'imbocco del Vallone Ceraso. Piuttosto che tenerci all'interno del Vallone decidiamo di tenerci leggermente più in alto sul costone destro dove una piccola traccia pare farsi largo fra la folta vegetazione.
Dopo qualche kilometro la nostra traccia punta diritta all'interno del vallone. E qui iniziano le meraviglie, un bosco cupo di enormi e mostruosi faggi ci accompagna lungo tutto il tragitto. Alcuni di questi enormi mostri sono stati abbattuti dalla furia del vento e ci sbarrano la strada. Le radici ormai esposte sono decisamente più alte di noi!
Il vallone inizia a salire sempre più ripido, ed i mostruosi faggi che lo caratterizzano ci fanno compagnia. I colori sono meravigliosi. Quasi nei pressi di quella che riteniamo sia l'uscita incontriamo un teschio di cinghiale con le enormi zanne bene in vista, quasi a sottolineare l'ambiente selvaggio che stiamo attraversando.
La salita appare interminabile, ogni qual volta pensiamo di essere ormai giunti sul sentiero alla base del Monte Caramolo spunta sempre qualche altro pendio da attraversare. Infine giungiamo sul sentiero quasi con un sospiro di sollievo, un po' affranti per avere abbandonato quell'ambiente così selvaggio e indomito, un po' sollevati perché davvero la salita è sembrata lunghissima.
In ogni caso non siamo ancora satolli di natura e decidiamo di risalire fino alla vetta del Monte Caramolo, da qui la vista è meravigliosa e non intendiamo privarcene.
Per il percorso di ritorno scegliamo di scendere esattamente a ritroso da dove siamo venuti, non possiamo perdere l'occasione di dare un ulteriore sguardo a quel luogo così indomito e selvaggio con i suoi faggi enormi e mostruosi e tutta la sua naturale e spaventosa bellezza