Timpone del Corvo e le Dolomiti di Frascineto
Un viaggio "preistorico" fra guglie e grotte
Poco sopra il paese di Frascineto ad una quota relativamente bassa sorge un gruppo di rupi affascinante. In molti le chiamano "Le Dolomiti di Frascineto", altri "Le rupi di Frascineto". In realtà questa zona sulle carte non ha un nome specifico, si può identificare come quel complesso di rupi e pareti compresa fra Timpone del Corvo e Timpa Crivo.
Oggi non abbiamo una meta specifica, ma più che altro ci prefiggiamo di andare un po' in esplorazione, seguendo l'istinto e quello che ci offre il panorama. Lasciamo dunque le macchine oltre il campo sportivo in direzione del Serbatoio di Eianina e proseguiamo lungo lo sterrato che porta alle pareti di arrampicata di Frascineto. Le oltrepassiamo e prendiamo un sentiero segnato a Nord/Est che lasceremo alle nostre spalle intorno a quota 760 avventurandoci lungo una cengetta protetta da alberi che in breve ci porterà in vista di un meraviglioso arco naturale scolpito nella roccia. Da qui procedere, sarebbe rischioso, ci sono diversi saltini e non siamo sicuri che poi esista una via d'uscita.
Decidiamo di tornare indietro al punto dove avevamo lasciato il sentiero, procedendo in direzione Timpa di Crivo. Qui gli scorci sono di rara bellezza, è un paesaggio quasi 'preistorico' denso di grotte, guglie, spuntoni e tutta una serie di conformazioni geologiche le cui forme potrebbero benissimo essere oggetto di un enorme progetto architettonico.
Arriviamo in cima a Timpa di Crivo, quando le previsioni meteo che portavano tempo nuvoloso ma senza pioggia, ci ingannano ed inizia a pioviginare in modo consistente. Decidiamo dunque prudentemente di iniziare a tornare indietro ed optiamo per scendere direttamente dalla cresta Sud di Timpa di Crivo. Discesa ripida ma tutto sommato comoda per la presenza di numerose traccette di animali ed in parte protetta dal bosco. Scendiamo dunque fino a circa quota 715 proprio dove le pareti di Timpa di Crivo declinano in una cengetta comoda e boscosa. Seguiamo dunque le pareti alla nostra destra fino a ritrovarci nuovamente sotto l'arco naturale che avevamo visto all'andata. Da questo punto d'osservazione l'arco è ancora più bello. Nel frattempo ha smesso di piovere, quindi ci concediamo una sosta per contemplare questa meraviglia della natura.
Ripartiamo sempre in direzione Ovest scendendo gradualmente di quota fino ad incrociare di nuovo il sentiero di partenza poco sotto le pareti di arrampicata. Da qui muoviamo questa volta in direzione Nord/Ovest seguendo il sentiero segnato che porta a Timpone del Corvo. Abbandoniamo il sentiero in prossimità di un evidente canalino, piuttosto che attraversarlo e seguire verso Madonna di Lassù decidiamo di spostarci a Nord seguendo la cresta di Timpone del Corvo. Si tratta di una salita ripida ma breve e che poco sotto la vetta sbuca in un anfiteatro naturale che rende il paesaggio decisamente suggestivo.
Da qui guadagnamo la vetta passando in un largo e comodo canalino che ci porta in breve in cima. Per la discesa optiamo il comodo sentiero che passa da Madonna di Lassù prima di tornare nuovamente al punto di partenza.


































